SORAGNA
Soragna è adagiata nel fascino della pianura padana,
che vanta origini medievali.
Ha una popolazione di circa 4000 abitanti la cui maggior parte
distribuita in Soragna e il resto sparso nel territorio, in particolare
nelle frazioni di Diolo, Carzeto e Castellina.
Il comune di Soragna si estende su una superficie di Kmq 47 circa
e si trova ad un'altitudine di 47 mt. s.l.m. non ci sono fiumi ma
il comune è attraversato da tre torrenti, lo Stirone la Rovacchia
e la Fontana.
"Signora della Bassa" così viene chiamata l'antica
Soranea, oggi Soragna, adagiata nella fertile Pianura Parmense,
nelle immediate vicinanze del Torrente Stirone, in
quella fetta di territorio gia narrata da Guareschi, compresa tra
Appennino e Po, dove hanno origine come d'incanto gli immortali
cori Verdiani.
Ameno territorio abitato sin dal periodo Neolitico, subì
il passaggio di antichi dominatori sino al medioevo, quando divenne
Feudo Imperiale dei marchesi Lupi, poi Principato del Sacro Romano
Impero dei Meli Lupi.
L'interessante maglia urbana di Soragna contiene rilevanze architettoniche
dal XIV al XIX secolo, in gran parte realizzate grazie alla munificenza
dei feudatari del luogo; celebre per la rocca costruita nel 1385
dai marchesi Lupi, appartiene tuttora ai discendenti divenuti principi
Meli Lupi.
Il "maniero inespugnabile", come veniva definito allora
è ricco di affreschi stucchi ed arredi opera di celebri artisti
che qui si sono succeduti per oltre 600 anni, duranti i quali ha
avuto origine la suggestiva leggenda del fantasma di
Donna Cenerina.
Nel circuito urbano si trova la chiesa della B.V. del Carmine con
annessoconvento dei P.Carmelitani; costruita nella seconda metà
del '600 mostra una rara armoniosità architettonica scrigno
di opere coeve.
Nella piazza principale sorge l'oratorio di S.Antonio da Padova,
gioiello barocco realizzato su disegno del celebre arch. Francesco
Galli detto "il Bibiena" sul finire del 1600.
Si erge poco oltre, verso la rocca, il monumentale Santuario della
Sacra Famiglia, edificato nel 1755 mostra oggi un prezioso interno.
In memoria della fiorente comunità Ebraica instauratasi a
Soragna fin dal XVI secolo, si conserva l splendida sinagoga neoclassica
con annesso museo ebraico.
Tutto quanto detto è immerso tra lo storico parco Meli Lupi
ed il rigoglioso giardino pubblico delle Rimembranze, i tipici viali
alberati conducono al centro in un'atmosfera verdeggiante, alla
ricerca del Parmigiano , del Culatello e di squisite prelibatezze
locali.
La rocca
Costruita
intorno al 1385, a pianta quadrata con quattro torri ai lati, fu
trasformata in sontuosa dimora principesca alla fine del Seicento.
Ulteriormente modificata nel XVII e XVIII secoli dai principi Meli
Lupi, appartiene ancora oggi alla famiglia che l'ha parzialmente
aperta al pubblico.
Notizie certe sull'origine della Rocca risalgono al secolo X, era
a quei tempi una roccaforte munita di tutte le difese contro gli
attacchi a cui era continuamente sottoposta, ora si presenta di
forma quadrata con quattro torri ai lati più una quinta al
centro della facciata
principale rivolta a sud, in continuazione della torredi nord-ovest
si prolunga una lunga galleria detta dei poeti che mette in comunicazione
con l'oratorio S.Croce e con i fabbricati detti "agenzia".
Fra tutti i castelli della provincia è il più celebre
per la sua imponenza, la ricchezza dell'arredamento e le opere d'arte.La
tradizione vuole che nella rocca si aggiri il fantasma di Donna
Cenerina.
Le espressioni pittoriche presenti nella rocca di Soragna sono rappresentate
dai seguenti artisti: Dell'Abate, Amadeo, Baglione Fratelli Galli
Bibiena, Brescianino, Facchini, Bolla, Motta e altri.
La Rocca è visitabile tutto l'anno, per informazioni tel.0524597964
Chiesa di San Giacomo
Fu
costruita tra il 1755 e il 1769 per merito dell'arciprete Don Giuseppe
Mazzieri, e nel 1939 fu elevata alla dignità di Santuario
Diocesano della Sacra Famiglia.
La costruzione, esempio di sobria e grandiosa architettura, basata
sulla pianta quasi centrale appare giocata spazialmente su quattro
pilastri al centro che sorreggono la volta semisferica.
Nell'interno si trovano numerose opere, tra cui un gruppo statuario
in marmo bianco raffigurante il Cristo morto di Alvise da Cà,
una statua lignea della Madonna Addolorata di Lorenzo Aili, un organo
costruito dai fratelli Serassi, una via Crucis in scagliola policroma,
un credenzone da sagrestia e l'altare di S.Giacomo in legno dorato.