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TRECASALI

Il primo gennaio 2014 il comune di Trecasali è stato fuso al comune di Sissa istituendo così il comune di Sissa Trecasali, qui parleremo del paese Trecasali
Trecasali
è un piccolo paese di antichissime origini (infatti risulta già documentato nel XI secolo), è situato a 19 Km. a Nord di Parma ( 33 m - sup. 29,05 kmq - ab. 3101), sorge sullasponda destra del Taro.  
Oltre al capoluogo sul territorio comunale sono presenti 3 frazioni: San Quirico, Ronco Campo Canneto e Viarolo
Manifestazioni: Fiera locale (prima domenica di agosto). 
 L'economia è legata al notevole sviluppo del settore agricolo, con lavorazione meccanizzata di pomodori, barbabietole da zucchero e foraggio. 
L'allevamento sostiene l’industria lattiero casearia e i suoi indotti.  
Il settore industriale è rappresentato dall’industria alimentare, con lo zuccherificio Eridania di San Quirico, e da alcune imprese di impianti meccanici e di produzione artigianale.  
Il primo cenno storico risale al 1032 quando Lamerga di Palasone, con il consenso del marito, vendette a Ospizone dei terreni posti “in loco e feundo Tres Casali”.  
Dal toponimo è evidente la derivazione dell’insediamento dall’unione di complessi abitativi e lavorativi; il più importante era detto Trescasali Superius.  
Dal 1187 fu proprietà della badessa del monastero di San Paolo a Panna, e quando uscì dalla giurisdizione di Sissa e San Secondo, ai quali era unito cometerritorio, la frazione entrò, in autonomia, a far parte del dominio dei Visconti.  
Fu donata nel 1440 a Bertramino e Gherardino Terzi da Filippo Maria Visconti, e in seguito divisa in Trecasali Superiore, data in feudo ai Simonetta di Parma, e in Trecasali Inferiore, ai Simonetta di Castelbarco. Rimase in questa condizione fino al 1805, anno dell’abolizione dei feudi, quando il territorio fu unificato in Comune di Trecasali.
La chiesa di San Michele, già insediata sul territorio nel 1230, risale al 1740 forse con un’inversione di disposizione planimetrica rispetto all’originale, attuata durante il radicale rinnovamento eseguito nel corso di un trentennio dai fratelli Bettoli. Interno tardobarocchetto è particolarmente interessante per l’omogeneità decorativa e la qualità degli arredi. Conserva il cielo di affreschi, iscritti in stucchi, di Paolo Ferrari rappresentanti San Michele che scaccia i demoni (1745), quattro Storie di Mosè, Storie di San Michele nella cupola e i Quattro evangelisti nei pennacchi, e altre pregevoli opere tra cui san Miche che abbatte i demoni di Gaetano Callani (1768). Nella frazione di San Quirico l’imponente villa Bacchini, (detta la Baronessa foto di Carlo Bassanini) il cui nucleo originale risale probabilmente alla fine del BaronessaSeicento, per la conformazione della facciata legata agli ampliamenti settecenteschi, richiama lo stile di architetti successivi a Petitot attivi in zona. É identificata con la “elegante cascina” definita dal Molossi, nel 1832, come una delle più belle dello Stato.  
A Viarolo la chiesa di San Giorgio conserva una rara tela con San Giorgio che uccide il drago di Francesco Monti detto il Brescianino, della seconda metà del XVII secolo.
Percorrendo la strada che porta a Torrile, si incontra, in una zona della frazione di San Quirico, un complesso industriale che comprende lo zuccherificio Eridania, il lievitificio di Levitalia e la centrale elettrica dell'Edison.